Mal di schiena: aspetti epidemiologici

18.02.2022

I dati presenti in letteratura permettono di affermare che la grande maggioranza della popolazione, nel corso della loro vita, soffrirà almeno una volta di disturbi classificabili come Back Pain. 

Nel corso della vita oltre il 90% delle persone sperimenta episodi dolorosi di varia natura inerenti al mal di schiena. Difatti il BP ha una prevalenza di circa il 40% dei giovani adolescenti praticanti sport agonistico, è molto diffuso tra i lavoratori che sono costretti a mantenere posizioni fisse e prolungate nel tempo o coloro che eseguono movimentazioni di gravi e svolgono lavori pensanti in generale, ed inoltre è ampiamente diffuso nel periodo della gravidanza. 

Si stima che circa il 40% degli italiani di età superiore ai 25 anni ne sia colpito e che circa 15 milioni di persone vivano costantemente con una sintomatologia dolorosa ad esso attribuibile. Anche nei soggetti più giovani tra i 14 e i 16 anni, il 35% soffre di Back Pain con prevalenza in chi pratica sport agonistico. 

Alcuni dati statistici ci possono far capire quanto il fenomeno del mal di schiena incida fortemente in ambito sanitario e socio economico. Infatti circa l'80% di tali episodi si manifesta in età lavorativa.

Nel 2001, negli Stati Uniti d'America risultavano 1.900.000 casi di incidenti e patologie riguardanti la CV denunciati dalle industrie private, di persone che richiedevano un periodo di assenza dal lavoro. Il costo totale (diretto ed indiretto) ammontava a più di 1.200 miliardi di dollari.

Nel Regno Unito la percentuale di ore di lavoro perdute per motivi relativi al mal di schiena è cresciuta del 104% dal 1986 al 1992 rispetto alla crescita del 60% imputabile a tutte le altre cause.

Le statistiche ufficiali, sempre nel Regno Unito, relative al 1998, indicano che i costi economici della sanità pubblica per le cure mediche del Back Pain (mal di schiena) ammontavano a 140 milioni di sterline, a cui si aggiungevano poco più di 80 milioni di sterline spesi privatamente dai cittadini. 

Dati più recenti di uno studio del 2006, indicano che negli Stati Uniti i giorni lavorativi totali persi a causa della lombalgia sono stimati essere circa 149 milioni all'anno, e nei lavoratori tra i 40 ei 65 anni il BP costa ai datori di lavoro circa 7,4 miliardi di dollari all'anno. I lavoratori con riacutizzazioni di BP rappresentano il 71,6% di questo costo. 

In un'indagine ancora più recente, promossa da Gsk Consumer Healthcare su oltre 19.000 persone in 32 Paesi, il Global Pain Index 2017 di Gsk certifica ed afferma che il mal di schiena è un problema per la maggior parte della popolazione, con ripercussioni sulla vita personale, lavorativa e sull'economia. In particolare, il Back Pain affligge il 97% degli italiani e circa 6 persone su 10 ne soffrono ogni settimana. Il 62% dei lavoratori italiani fa regolarmente i conti con cervicalgie, ernie e lombalgie, con una media di 3,3 giorni di malattia negli ultimi 12 mesi, che si traducono in un impatto economico stimato di 7,9 miliardi di euro

Il maggiore danno sociale che deriva dal mal di schiena consiste quindi nella riduzione della capacità produttiva, dovuta all'inabilità al lavoro, associata ovviamente alle necessità di sostegno nello svolgimento delle attività quotidiane e domestiche.

Il BP ha imposto un costo economico sociale superiore a quello d'ogni altra forma di disabilità superando persino il costo delle malattie derivanti dalle disfunzioni coronariche. Dato che il mal di schiena si diffonde nella popolazione sempre di più, si dimostra la patologia più temibile nei confronti del degrado della qualità della vita (intesa anche come capacità di erosione del reddito degli anziani) e delle relazioni sociali. 

Tra gli aspetti che risultano decisamente più chiari del fenomeno del mal di schiena di origine meccanica vi è quindi una certa difficoltà nell'individuare le cause di origine e la loro correlazione all'eziologia del dolore ed il fatto che la sua estrema diffusione riguardi tutte le fasce d'età, a partire dai giovani fino ad arrivare ad età avanzata.


Dott. Samuele Badii


BIBLIOGRAFIA

  • Martinelli E.; "Mal di schiena prevenzione e trattamento Postural Back School Metodo C.A.MO.®"; I edizione, Masterbooks; 2017; Firenze
  • Martinelli E.; "Prevenzione del mal di schiena di origine meccanica con attività motoria e comportamentale"; I edizione, F.U. Press; 2014; Firenze
  • Martinelli E.; "Sviluppo del dolore rachideo in gravidanza. Mutamenti della biomeccanica rachidea, problematiche posturali, prevenzione e attività fisica adattata pre e post parto."; I edizione, F.U. Press; 2012; Firenze
  • Parodi V. - Martinelli E.; "Il Back Pain di origine meccanica"; I edizione, Editrice Veneta Vicenza; 2008; Vicenza
  • Parodi V., Parodi G., Bechetti S.; "Biomeccanica fisiologica e patologica dell'elemento di mobilità rachidea lombare"; "Chinesiologia", vol. XVI, n.1; 1998